Sabrina Faustini – Sabrì
I colori della Terra 4 – Flora
Anno 2018
Tecnica mista su tavola, cm. 80×80
Tematiche affrontate da Sabrì nella serie ” I colori della Terra”
Opera ciclica costituita da 5 tavole di colori diversi, uno per ogni elemento del pianeta Terra .
L’Azzurro simboleggia il colore dell‘acqua – Il Verde il colore della flora, dei boschi – Il Marrone il colore della Terra rossa, delle sabbie – Il Ciclamino il colore dell’Aria pulita – Il Grigio il colore dello Smog… che divora i colori uniformandoli sotto una cappa monocolore.
L‘opera intende sensibilizzare l‘occhio di chi guarda verso le tematiche della ambiente, quali il surriscaldamento del Pianeta e la salvaguardia e il rispetto per la natura. Infatti il nostro Pianeta sempre più oppresso dallo smog stà cambiando e perdendo i colori che lo contraddistinguono.
Nata ad Alatri il 09/08/59 fin dall’infanzia ha dimostrato passione per il disegno , in seguito per la pittura e grazie ad un lungo esercizio nella pratica artistica e alla collaborazione con un gruppo di pittori guidati dal maestro d’arte Benedetto De Santis, dopo lunghi anni di “apprendistato di bottega“, ha affinato la tecnica pittorica e acquisito una sempre più accesa sensibilità e curiosità che alimentano la sua creatività artistica. Dal 96’ ha iniziato ad esporre in mostre personali e collettive presso gallerie ed enti pubblici in italia ed all’estero, ottenendo ampi consensi di critica e pubblico, diversi premi e riconoscimenti .
Di lei il maestro Benedetto De Santis dice: ” Sabrina è stata sempre un’attenta osservatrice della produzione artistica dei grandi maestri del ‘900. Guardando e osservando ha maturato una sua concezione dell’arte che cerca di trasferire nei suoi quadri. Fondata su poche linee e ampie masse di colore spatolate, la sua pittura tende non a una mera rappresentazione degli oggetti, ma ad evocare o suggerire emozioni interiori in chi la osserva, ciò che conta è il risultato d’insieme e la sintesi narrativa. Le linee non si vedono i particolari scompaiono, il colore diventa protagonista immaginario.”
Benedetto De Santis
