Fabio Brambilla
Pluriball Turchese
Anno 2023
Tecnica mista su pluriball, su polistirolo, montato su pannello in polistirolo, cm. 20×25
Fabio Brambilla, aka “Fabiobram”, è nato nel 1960 a Monza, dove lavora come libero professionista. Si è appassionato al mondo artistico fin da ragazzo e si è avvicinato alla pittura come autodidatta, intraprendendo un percorso di ricerca e di sperimentazione che lo ha portato ad esporre in tutto il territorio nazionale. Ha partecipato a svariate mostre, rassegne, fiere e concorsi, ottenendo sempre interessanti critiche e apprezzamenti.
La natura e la materia sono le costanti che accompagnano da sempre il percorso artistico di Fabio Brambilla.
In una continua evoluzione, la pittura astratta, informale, gioca con i piani, volumi, profondità, forma, colore, che si amalgamano e si bilanciano in un equilibrio compositivo del tutto armonico. Un ritmo sobrio cadenza l’energia che si sprigiona da questo incontro tra il reale tangibile ed una propria concezione poetica, tra un’analisi cruda e una intima e personale intuizione, che si arricchisce via via di nuovi spunti ed elementi di riflessione.
Le ombre, le luci che emergono dalle tele evocano pianure, boschi, distese sabbiose, e ci trasportano in evanescenti e mute atmosfere. Gli spessi strati di colore, complessi e stratificati così come complessa e stratificata è la realtà, accolgono nuovi elementi, frammenti di vegetali, scoperti nella natura e sottratti al disfacimento, offerti in nuove vesti e composti in un effetto scultoreo che sprigiona una grande tensione vitale. L’impatto visivo diviene multisensoriale e l’opera dialoga imponendo la sua fisicità ed espandendosi nello spazio.
E la bellezza intrigante diviene un catalizzatore che provoca il pubblico a nuove e profonde riflessioni.
Silenziosi, muti, i cieli grigi di lamine nebbiose, gli intensi verdi del muschio, le terre lunari annerite dal fuoco o arrossate da foglie rugginose, i tronchi brulli che si accendono di colore, si oppongono risoluti ad una evoluzione distopica del nostro rapporto con il pianeta.
E’ l’amore appassionato per la natura la molla che spinge la pulsione artistica nella direzione di una irrinunciabile opera di denuncia in cui il risultato estetico si accompagna ad una forte valenza concettuale.
Novello alfiere del patrimonio naturale, erge le sue opere a vessillo di nuovi possibili corsi che possano proteggere quel sottile equilibrio così necessario e così minacciato.