Alessandro Danzini

Il grande ricamo

Anno 2022

Olio su tela, cm. 80×60

Avvicinandosi alle rocce si scopre che queste posso assumere forme incredibili. Un figurativo che può sembrare un astratto.

Alessandro Danzini, nato a Pisa nel 1974, vive da sempre a Livorno.

Partito dalla importante tradizione che caratterizza la scuola toscana, è approdato ad una pittura in cui l’analisi del dettaglio, la cura del particolare, la costruzione attentamente studiata, la precisione del tratto, allontanano da qualsiasi retaggio di sapore macchiaiolo.

Le immagini che ritraggono la costa toscana, paesaggi, scorci, marine, sono resi con accentuato realismo, lontano però da una fedele e fredda rappresentazione della realtà oggettiva.

Sono prospettive inedite, che nulla hanno della cartolina paesaggistica, ma che propongono interpretazioni più intime. Il sapore del mare, la luce vibrante, gli azzurri intensi stimolano le nostre emozioni. Ma l’attenzione è concentrata sulla roccia. In primo piano, in una angolazione che falsa le proporzioni, la vediamo aspra, tormentata, lacerata, martoriata dalla forza del sale, del vento e del mare. Un dialogo tra il moto impetuoso degli agenti erosivi e l’immobilità impotente della roccia, tra l’azione distruttiva e la genesi di una grande bellezza. I giochi della luce nelle ferite delle rocce, le mirabili architetture, le spettacolari variazioni di colore delle concrezioni, sono un inno alla forza plasmante della natura, generatrice di straordinarie meraviglie. Allo stesso tempo un richiamo alla transitorietà dell’effimera vita terrena, alla precarietà e caducità di ogni cosa.

Abbandonarsi alla contemplazione del ciclo perpetuo della natura ci fa percepire l’intima e profonda bellezza dell’universo, quella struttura stupenda della quale facciamo parte e che si mostra anche a noi, piccoli granelli di sabbia sperduti nella spiaggia del tempo.

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