Mauro Gazzara
S-Legami!
Anno 2021
Tecnica mista su carta telata. cm. 80×100
S-Legami!
Ci sono legami d’amore, legami di amicizia, legami di sostegno… legami di vita ma anche legami di distruzione. La pandemia ha troppo diviso ma anche troppo unito. Il confinamento forzato tra le mura domestiche e l’isolamento dovuto al lockdown ha fatto registrare un aumento dei casi di violenza contro le donne ed una maggiore difficoltà per le vittime a sottrarsi alla violenza del convivente maltrattante.
La mia opera S-Legami! nasce da una riflessione dell’impatto della pandemia sulle relazioni.
S-Legami! rappresenta una donna confinata nel grigio della sua abitazione che lancia col suo sguardo intenso un richiamo disperato di aiuto.
Il lavoro di Gazzara è una denuncia per tutte le donne vittime di questa pandemia ombra che lottano per slegare i loro legami tossici.
Il lavoro artistico di Gazzara, è incentrato sulla raffigurazione di volti in primo piano su cui l’artista interviene incidendo segni e applicando ossidazioni allo scopo di decostruire e annullare l’immagine per far emergere e svelare l’essenza e gli aspetti più profondi e nascosti contenuti nell’opera andando in profondità, alla radice per far uscire una verità che è nascosta dentro l’opera
Gli interventi rappresentano lo scorrere del tempo e le tracce lasciate dalla vita: esperienze, emozioni, energia vitale, pensieri, memorie di gioie e drammi che hanno segnato momenti di passaggio e trasformazione nella vita della persona: è il ciclo della vita che fluisce nello scorrere del tempo e nello spettro di emozioni che la attraversa, in un viaggio nel tempo senza tempo ognuno con la propria storia.
Mauro Gazzara nasce a Biella il 25 settembre 1958 e si trasferisce a Prato con la famiglia all’età di quattro anni.
Dal 1974 al 1982 frequenta la Scuola d’Arti e Mestieri Leonardo di Prato, Scuola d’Arte storica della realtà artistica pratese che nasce agli albori del 1919 ed intorno alla quale si riuniscono e si formano artisti del calibro di Oscar Gallo, Leonetto Tintori, Quinto Martini, Gino Brogi, Ottone Rosai e dove negli anni hanno continuato a formarsi allievi illustri come Tosco Andreini, Anna Sanesi, Gabriella Furlani, Mario Cappelli, Umberto Bonora, Elio De Luca.
Alla Scuola d’Arti e Mestieri Leonardo, Mauro Gazzara acquisisce il Diploma di Disegnatore Professionale e successivamente il Diploma di Grafico Pubblicitario\ Grafica Artistica.
Anche dopo l’acquisizione dei diplomi, Gazzara continua a frequentare la scuola in particolare frequenta i corsi di Scultura ed arti Plastiche.
Ha come maestri, fra gli altri, Anna Sanesi (Pittura), Gabriella Furlani (Disegno), Alpo Bellandi (Grafica), Mario Cappelli (Arti Plastiche e Scultura). Attraverso questi corsi acquisisce competenze a vasto raggio sulle arti del disegno, pittura, incisione, scultura che caratterizzeranno l’evoluzione successiva della sua ricerca artistica.
Ancora in giovane età si iscrive alla “Federazione Artisti Pratesi” partecipando a molte manifestazioni, concorsi e collettive di pittura, riscuotendo molti consensi.
Nel 1974, all’età di 15 anni è premiato al 2° premio internazionale di pittura e grafica organizzato dalla Galleria d’ARTE Muzzi di Prato.
Nel 1975 è premiato al 3° premio internazionale di pittura e grafica “Oscar omaggio a Carlo Levi”.
Nel 1977 partecipa alla collettiva alla Galleria d’Arte Falsetti di Prato;
Nel 1978 viene premiato al concorso grafico “Torchio d’Argento” di Genova; partecipa alla 5° edizione del premio internazionale di pittura “Il Cenacolo” a Firenze; e al 2° concorso nazionale di pittura “Città di Castiglione dei Pepoli”, conseguendo una “Segnalazione Speciale”.
Poi per un lungo periodo non partecipa più a questo tipo di manifestazioni, non riuscendo a trarne alcun incentivo per la sua ricerca artistica.
Pur appartato, continua ad esporre, soprattutto in luoghi non deputati ufficialmente all’Arte, cercando di proporre il linguaggio artistico alla gente, nei luoghi della gente.
Questa esperienza gli permette di affinare il suo lavoro di ricerca, che presenta nel 1988 in una personale a Pistoia, presentato dal giornalista e critico d’Arte Salvatore Sorbello, riscuotendo un notevole successo.
Nel 1992 viene invitato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montemurlo a partecipare alla mostra “Linee dell’Attuale Ricerca Artistica” curata dal giornalista Riccardo Tempestini.
Prosegue la ricerca, anche a livello interiore (sono le relazioni umane che ampliano e fortificano il senso del vivere quotidiano) che porta Gazzara nel 1993, a dar vita, in collaborazione con altri artisti, a “La Bottega d’Arte Comune di Prato, con l’intendimento dell’Arte come “Proposta Culturale, Personale e Sociale”.
Nel 1996, in occasione del gemellaggio tra la scuola del comune di Montemurlo e quella dell’Athenee Royal, del Comune di Chatelet in Belgio, viene chiamato a realizzare un’opera rappresentante il Comune di Montemurlo, che verrà donata come simbolo di scambio e di cooperazione.
Nel 1998 espone con una personale dal titolo “L’Arte di Stare Insieme” presso la Bottega D’Arte Comune di Iolo Prato.
Torna alle manifestazioni a premi, (spinto da colleghi e amici) verso la fine del 1999, partecipando al Premio Internazionale di Pittura Contemporanea “Arte a Prato”, dove si classificherà terzo.
A quel punto, avendo maturato esperienze umane ed artistiche molto importanti, ritiene il momento giusto di rientrare nel mondo ufficiale dell’Arte.
Nel 2000 è presente al “Premio Italia per le Arti Visive” – XV Edizione- organizzato dalla rivista Eco d’Arte Moderna a Certaldo, nel palazzo Pretorio, ricevendo una “Segnalazione di Merito”; partecipa al 7° Concorso Internazionale di Pittura e Grafica “IL gioco nell’Arte” a Villa Ormond di San Remo; Vince il Premio per gli Artisti “Più Significativi di fine Millennio” ed espone a Roma, presso la Galleria “Il Collezionista”, tra dicembre 2000 e gennaio 2001.
Nel 2001 si iscrive ad “Eventi d’Arte” Club Artisti Contemporanei di Pistoia, ed entra a far parte del Centro d’Arte e Cultura “Assioma” di Prato in cui approfondisce ed amplia la sua ricerca artistica confrontandosi con altre prospettive artistiche.
L’attività espositiva nel 2001 si fa intensa e porta Gazzara ad una trasformazione e svolta stilistica, passando da una pittura con un’impronta surreale, ad una forma espressiva più personale e originale in cui si ricerca un’essenzialità nella figura umana, che rimane centrale, ma che si plasma e si trasforma per esprimere all’esterno un’interiorità che non rimane più nascosta nella figura ma viene fatta emergere in superficie: nascono i segni che incidono i visi ed i corpi che rappresentano lo scorrere del tempo ed i segni lasciati dalla vita. Inizia anche una sperimentazione continua sui materiali che lo accompagnerà per tutto il suo percorso artistico fino al presente. Con queste trasformazioni, si ripropone al pubblico con una mostra personale dal titolo “Metamorfosi” alla Galleria Tuttarte di Prato.
Espone alla rassegna di pittura e scultura “Aprilart” alla ex Chiesa di San Giovanni Battista a Pistoia, Partecipa al “Premio Italia per le Arti Visive”-XVI Edizione a Capraia Fiorentina, nell’ex Fornace Pasquinucci, vincendo un “Premio Editoriale”; a Pistoia partecipa al 3° Gran Premio di Pittura “ Eventi d’Arte” ed espone con una Personale al Caffè Gilda; partecipa all’esposizione internazionale di pittura e scultura “Arte Italiana en Espana” organizzata dall’Associazione Culturale Italia e dalla Bottega d’Arte Sanremo, dove viene premiato con il riconoscimento “Salvador Dalì 2001”.
Nel 2002 è presente alla collettiva del “Gran premio Internazionale dell’Arte alla Galleria “Studio d’Arte Due” di Venezia, ed allestisce una mostra personale allo “Star Hotel Vespucci “di Firenze.
Nel 2003 viene premiato dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi con la Medaglia d’ Argento della Presidenza della Repubblica Italiana per il progetto Arte In Tribunale ideato insieme agli artisti del gruppo Assioma di Prato. Vince inoltre il Premio Sezione Arti Visive. XXI Edizione del Premio Firenze (10-12 dic. 2003) ed è vincitore del Premio Italia per le Arti Visive Edizione 2003. Ex-Fornace Pasquinucci. Capraia Fiorentina. Firenze.
Nel 2004 realizza l’opera monumentale site-specific Porta della Memoria posta sulla rotatoria di accesso al comune di Montemurlo, Prato. Realizza inoltre l’installazione permanente Le Figure Dell’ Anima, per Luicciana Open Air Museum- il Museo d’ Arte Contemporanea di Luicciana, Comune di Cantagallo, Prato.
Negli anni successivi continua con una intensa attività artistica, esponendo in collettive e personali, partecipando a fiere e ricevendo premiazioni e riconoscimenti. Tra le attività più rilevanti menzioniamo la progettazione e realizzazione di opere di pittura e scultura per l’interno della Cappella del Cimitero di Montemurlo, Prato, La Cappella Della Luce (2006); la realizzazione dell’opera site–specific La Macchina del Tempo posizionata sulla rotonda della Provinciale Montalese a Montemurlo, Prato all’interno del progetto Territoria #3. Lo Spazio Del Contemporaneo, organizzato da Regione Toscana, Provincia di Prato, Comune di Montemurlo, Centro Per L’arte Contemporanea L. Pecci (2008); nel 2009 partecipa con la mostra personale Amazement a Territoria 4- Il Grande Balzo. A cura di Bert Theis, Coordinato dal Centro Per L’arte Contemporanea Luigi Pecci; e l’anno successivo partecipa al Progetto Provinciale di arte contemporanea “Thomas Ruff” a cura di Pier Luigi Tazzi, con la mostra “Le stanze del sapere” a Montemurlo, Prato.
Negli anni successivi entra a far parte del gruppo di artisti fiorentini “Società delle Belle Arti; Circolo degli Artisti La casa di Dante” e successivamente del gruppo KPK (Kantiere post Kontemporaneo) dove continua ad approfondire la sua ricerca artistica.
Recentemente è entrato a far parte del gruppo di artisti coordinati dal collezionista pratese Carlo Palli realizzando opere per musei e collezioni pubbliche e private.
Il lavoro artistico di Gazzara, così come si è delineato nella sua evoluzione e ricerca, è incentrato sulla raffigurazione di volti in primo piano su cui l’artista interviene incidendo segni e applicando ossidazioni allo scopo di decostruire e annullare l’immagine per far emergere e svelare l’essenza e gli aspetti più profondi e nascosti contenuti nell’opera. Non sempre l’essenza si rivela nel “bello” o in quello che piace, essa può anche passare attraverso quello che a prima vista non piace ma che costringe ad andare in profondità, andare alla radice e far uscire una verità che è dentro l’opera o che può essere colta nel rapporto con essa.
Gli interventi rappresentano lo scorrere del tempo e le tracce lasciate dalla vita: esperienze, emozioni, energia vitale, pensieri, memorie di gioie e drammi che hanno segnato momenti di passaggio e trasformazione nella vita della persona: è il ciclo della vita che fluisce nello scorrere del tempo e nello spettro di emozioni che la attraversa, in un viaggio nel tempo senza tempo.
Il linguaggio comunicativo delle opere è immediato per evocare suggestioni immaginative e far affiorare memorie ed emozioni.
Il volto non rappresenta solo la persona raffigurata, ma guarda oltre, dentro, per cogliere la complessità, le luci e le ombre presenti nell’ essere umano, in una mutua compenetrazione degli aspetti profondi della vita a testimonianza dell’eternità e universalità della condizione umana.
Vengono elencate di seguito, ordinate per anno e tipologia, le attività artistiche svolte da Mauro Gazzara in oltre 50 anni di attività.