Alessandro Petta
Le normalità condivise sono più folli di una singola pazzia
Anno 2021
Tecnica mista, acrilico, olio, pennarello, su tela, cm. 50×50
Il pensiero, la nostra mente, è una struttura complessa ed estremamente potente. Se abbiamo la conoscenza e la capacità, possiamo con essa fare di tutto e trasformare la nostra singola realtà.
Con la tecnologia odierna, la situazione attuale e la superficialità estesa in grande, nelle masse, ci ritroviamo con estrema facilità a vivere normalità folli e paradossalmente chi vive la realtà in un modo differente viene visto come un folle. Oggi a parer mio l’uomo vive in una società che sta accettando una “follia” come un lasciapassare e la sta trasformando in una normalità di vivere la propria libertà. Se questa follia nella forza della condivisione sarà la nuova e futura mormalità, questo mi da ancora più convinzione del fatto che preferisco rimanere l’unico folle, almeno so per certo che non farò del male, e non discriminerò nessuno, con le mie azioni di quotidiana libertà normale.
Mi chiamo Alessandro Petta (P.J.J.)
Non mi reputo ancora un artista o forse lo diventerò un giorno quando questa onorificienza mi verrà riconosciuta da terzi.
Sono sempre stato affascinato da temi di creazione e evoluzione. In alcuni dei miei quadri, se non in tutti, apporto quest’ultimo, cerco di rappresentare la mia visione di entrambi i punti di vista nel termine creevoluzionismo, unendo la visione energetica, spirituale, con la storia evolutiva che ci ha portato ad essere gli Homo Sapiens di oggi.
Lo scorso anno partecipai con “Matrioska Quantica” e quel dipinto è un pezzetto dello schema complesso che spero un giorno di avere la capacità di realizzare e di far comprendere alle persone, al genere umano, del presente e del futuro.