Nicola Caroppo

Frammento

Anno 2020

Olio e pastello a olio su cartoncino, cm. 39 x 20

“Frammento” fa parte di una serie di opere realizzate durante la quarantena per il coronavirus. L’idea è partire da volti fortemente arcaici, archeologici che scrutano il presente dopo che il loro sguardo è stato riportato alla luce dalla pellicola con cui il tempo lo aveva offuscato. A chi appartengono questi occhi che ci osservano? Sono persone del presente impaurite dalla pandemia? Oppure ipotetici visitatori del piombati tra noi da un lontano passato? L’interrogativo resta sospeso.

Laureato con il massimo dei voti in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincaca di Napoli, Nicola Caroppo ha conseguito in seguito il titolo di dottore di ricerca in Storia dell’arte Medievale presso la Sapienza Università di Roma, dopo un periodo di studi all’estero presso l’Université de Fribourg. Come artista è interessato da sempre alla pittura materica nel solco della corrente astratto-informale con una gestualità rapida e marcata, sottolineata da toni accesi e fortemente espressionistici. Da alcuni anni l’artista conduce ricerche legate alla trascrizione segnica del linguaggio, alla parola, al testo scritto o stampato e a tutto ciò che il tempo cancella ed elimina tra le righe e porta avanti una ricerca sulla cancellazione dei libri, sul loro fissaggio attraverso pietre, chiodi e mattoni, sovvertendo il noto proverbio latino scripta manent in verba manent, perché l’inizio di tutte le civiltà è segnato dalla oralità. Le sue ricerche più recenti sono caratterizzate da studi su panneggi scultorei e metamorfosi di oggetti ricomposti in bassorilievi completamente privi di colore e animati dal solo gioco delle ombre. Nicola Caroppo inizia ad esporre nel 2007 e nel 2008 in occasione di due premi indetti dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, ottenendo la menzione speciale alla mostra-concorso Repent and SOB no more e un buon successo di critica alla successiva Dopo Mezzanotte. In seguito, novembre-dicembre 2009, espone alla mostra Novecento presso la storica galleria d’Arte “Mediterranea” di Napoli con nomi storici del novecento napoletano. Dopo la prima personale dal titolo Mutamenti nella materia tra figurativo e informale, inaugurata a Castellammare di Stabia nel settembre 2010, partecipa a numerose mostre collettive e personali tra cui da segnalare: Capolavori Astratti al “Caffè letterario” di Roma a cura di Sabrina Falzone nel 2009; la bipersonale con Nicola Piscopo al Museo “Roberto Papi” di Salerno nel 2013 a cura dell’OCPG dell’Università di Salerno; personale di pittura AlterEgo, a cura dell’Associazione “Volere Volare” con recensione di Raffaele Bussi nel Palazzetto del Mare di Castellammare di Stabia, tra dicembre e gennaio 2013; X Biennale d’Arte di Roma, maggio 2014; due edizioni di NAPOLI ART POLIS a cura di Daniela Wollmann e Giovanni Nappa al PAN di Napoli nel 2015 e nel 2016; la performance Volti e Arcipelaghi presso lo storico negozio di belle arti “Ramaglia” a Napoli nel 2016 e la seconda edizione della Biennale di Benevento nel 2016.  Hanno scritto di lui: Raffaele Bussi, Maurizio Vitiello, Sabrina Falzone e Daniela Wollmann.

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