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Punteggio:
Like 168
Stelline 135
Aldo Claudio Medorini
Elena
Anno 2016
Tecnica mista su tela, cm. 120 x 80 x 4
A seconda di come è illuminata e dall’angolo di visione la mela cambia colore
Fin dai tempi più remoti l’uomo ha attribuito un valore simbolico ai diversi frutti. La mela racchiude in sé vari significati molto complessi e coinvolgenti. Nella Grecia antica la mela rappresentava la fecondità. Gli sposi infatti, durante la cerimonia, erano soliti compiere un gesto scaramantico: mangiare insieme una mela. Si pensava che questo gesto avrebbe favorito la fertilità di coppia. Nella religione Cristiana il significato della mela si fa più controverso, con una sfumatura negativa, dato che nella Genesi la mela rappresenta l’elemento attraverso il quale l’uomo commette il peccato. Le Mele d’Oro divennero il centro di tante, famose storie d’amore, tentazione e corruzione, passando dal rapimento di Elena di Troia, fino al racconto della sconfitta e conseguente matrimonio di Atlanta.
La condizione estetica in cui ci fa vivere Aldo Claudio Medorini è quella del viaggio… L’artista ci invita ad incarnare il modello di un moderno Ulisse in un difficile percorso spirituale che consente di prendere consapevolezza dei limiti della condizione umana, affermando al tempo stesso l’autonomia della propria coscienza. Il viaggio è il senso stesso della vita di Ulisse…L’elemento femminile anima l’opera di Medorini come gli “incontri col femminile” assumono una grandissima importanza nel percorso di Ulisse; le straordinarie figure femminili con le quali si confronta e relaziona arricchendo la sua personalità incarnano in Medorini la femminilità come varco tra trascendenza e immanenza, tra razionalità e astrattismo, tra ciò che è male e il riscatto in una nuova dimensione di superamento e consapevolezza.
Figure femminili che agiscono sulla realtà interiore dell’uomo, che possono cambiare in bellezza e bontà il presente e il passato e fornire nuovi elementi per affrontare il futuro. Con lo stesso valore il desiderio del nostro artista, che la bellezza afroditica eserciti il potere di modificare la realtà immanente e noi stessi, si esprime in una razionalità di elementi che compaiono nella scena; quadrati, rettangoli in geometrie armoniche.
…Quest’artista ha il pregio di narrare racconti antichi con trame moderne. Le sue forme geometriche che sporgono da cieli diafani e sfumati verso albe e tramonti, sono l’evidenza d’una meditazione su i postulati di Johann Carl Friedrich Gauss in cui il matematico e filosofo tedesco, afferma che la necessità fisica della geometria non può essere dimostrata dalla ragione umana né per ragioni umane. Forse in un’altra vita, continua Gauss penetreremo la natura dello spazio, che è per ora irraggiungibile.
(Prof. Alberto D’Atanasio Docente M.I.U.R. di Storia dell’Arte ed Estetica dei Linguaggi Visivi Acc.mia Santa Giulia Brescia)