Paolo Manfredi, Orfeo
Orfeo, 2013
Intaglio diretto su legno e assemblaggio di specchio e metacrilato trasparente, cm. 50×25 x10
Paolo Manfredi, nato a Pesaro nel 1978
Orfeo nel mito antico descritto da Ovidio rappresenta l’artista e l’arte allo stesso tempo.
A lui figlio del dio Apollo le muse fecero dono della capacità di cantare ed incantare ogni creatura del creato tramite il suo canto poetico e la musica, ma molto più anche se si legge tra le righe Orfeo ha la facoltà di chiamare con il proprio nome ogni forma visibile… è per lo più ricordato perché scese nell’ regno dei morti per riportare in vita Euridice sua amata prematuramente scomparsa.
Come quasi sempre i simbolismi dei miti antichi sono delle metafore che rappresentano elementi
della vita dell’uomo ancor oggi attuali. Nello specifico il viaggio di Orfeo è ciò che si potrebbe leggere come viaggio interiore ed introspettivo, ed è ciò che ho rappresentato nella mia opera: il corpo scolpito ad intaglio diretto su legno di noce è sorpreso nell’atto di uscire dallo sfondo dallo spazio stesso che lo contiene e che ne determina la forma usando come sfondo uno specchio. Rendo attivo il ruolo dello spettatore, come simbolo che rimanda all’ occhio di chi guarda, integrando l’opera con lo spazio che la contiene.
Paolo Manfredi