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Fabio Vettori
Omega 1930
Anno 2018
Olio su tela, cm. 18×24
L’opera, insolita per l’autore che in genere ama dipingere paesaggi, è stata ispirata da una foto ottenuta con un microscopio digitale che rappresenta il meccanismo di un orologio da tasca risalente agli anni ’20-’30 ( da qui il titolo dell’opera).
Di questa immagine mi ha colpito il contrasto fra i bagliori quasi accecanti dell’oro e il nero profondo degli spazi fra un ingranaggio e l’altro.
Se vogliamo, anche questo lo possiamo definire come “paesaggio”.
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